Event

Marty Friedman – Guitar Clinic
04
Dic
2014

Marty Friedman – Guitar Clinic

  • Location:Cagliari
  • Venue:Fabrik
  • Length:09:00 pm

Inizia a suonare la chitarra da autodidatta in tenera età e cresce ascoltando hard rock, musica classica, blues e punk, emulando Ace Frehley dei Kiss, la sua principale fonte di ispirazione. Altri chitarristi che più lo hanno influenzato sono Johnny Ramone, Brian May, Frank Marino, Ritchie Blackmore, Uli Jon Roth, Tony Iommi, Randy Rhoads e Elliot Easton. Tra i suoi gruppi favoriti cita Kiss, Ramones, Black Sabbath, Raven e T-Rex.

Ancora adolescente, era già un virtuoso noto in città e conosce Tom Gattis, anch’egli chitarrista. I due formano i “Deuce”, gruppo che incise in seguito due demo ma che non arrivò alla pubblicazione di un disco.

Nel 1982, Marty lascia Washington per trasferirsi alle Hawaii. Egli formò i Vixen (da non confondere con la band omonima tutta al femminile), gruppo che durò nemmeno un anno (pubblicò solo un EP) e diede vita ad un’altra band, gli Hawaii.

Il gruppo pubblica due lavori, One Nation Underground (1983) e The Natives are Restless (1985), album dal sound heavy metal arricchiti dalle influenze di musica hawaiana di Friedman. Anche l’attività di questo gruppo sarà breve e Marty stesso scioglierà la band.

Nel 1986, Marty torna in California e si stabilisce a San Francisco, luogo che, in quel periodo, vedeva la proliferazione di tante metal bands. Qui conosce un giovanissimo chitarrista (ha circa otto anni in meno di lui) di nome Jason Becker che non aveva tanta esperienza musicale ma che possedeva un grande talento. I due diedero vita ai Cacophony. Inoltre, fu determinante l’incontro con Mike Varney, proprietario della neonata Shrapnel Records, casa discografica specializzata, perlopiù, nella produzione di dischi di musicisti virtuosi.

Con Varney alla consolle, il gruppo incide Speed Metal Symphony, nel 1987. Dare un nome chiaro al genere del disco è un po’ difficile, dato che si tratta di un Heavy metal contaminato con musica classica, hawaiana e giapponese. In primo piano le chitarre di Friedman e Becker, autori di assoli (spesso eseguiti all’unisono) veloci e tecnici e di melodie ben orchestrate. Quest’album diventerà uno dei punti di riferimento per i virtuosi della sei corde che verranno dopo.

Dopo il successo di Speed Metal Symphony, viene dato alla luce il secondo capitolo Go Off! (1988). L’album, nonostante sia di buona qualità, non riesce a bissare il successo del suo predecessore e la band si scioglie. I due chitarristi decidono di intraprendere strade diverse rimanendo comunque ottimi amici. Becker entra a far parte della band dell’ex Van Halen, David Lee Roth, mentre Friedman intraprende la carriera da solista ed entrerà nella Thrash metal band Megadeth.

Con l’ausilio del batterista Deen Castronovo (che suonò in Go Off!), incide Dragon’s Kiss (1988), album sulla scia dei Cacophony dove, però, viene dato più spazio all’armonia e alla melodia, a discapito della velocità, rimanendo sempre in campo Heavy metal.

Nel 1989 si aggrega ai Megadeth (dopo che Dimebag Darrell, chitarrista dei Pantera, aveva rifiutato la proposta del leader Dave Mustaine), abbandonando, momentaneamente, l’attività solistica. Viene pubblicato Rust in Peace nel 1990, album storico del Thrash metal. Il “chitarrismo” di Friedman si può apprezzare in brani come Holy Wars…The Punishment Due, Hangar 18 e soprattutto Tornado of Souls dove esegue un magistrale assolo di chitarra.

Marty instaura un ottimo rapporto, sia amichevole che professionale, con il batterista Nick Menza il quale lo accompagnerà nei suoi album solisti come Scenes (1992), Introduction (1995) e True Obsessions (1996), tre album che hanno poco o nulla di Heavy metal, e in cui è evidente l’inserimento nello stile di Friedman di elementi Blues e Progressive rock.

La band inciderà altri album come Countdown to Extinction (1992) e Youthanasia (1994), dischi che videro i Megadeth allontanarsi dal Thrash (ricevendo aspre critiche dai vecchi fans) per avvicinarsi ad un Heavy metal maggiormente commerciale. Comunque questi lavori ricevettero buoni consensi da parte della critica e permisero alla band di vincere il disco di platino. Inoltre, il cambiamento stilistico non ha sminuito le prestazioni di Marty, il quale continua a manifestare il suo interesse per l’armonia anziché per il virtuosismo.

Rimarrà con il gruppo fino al 1999 dopo la pubblicazione dell’album Risk. Si dice che Friedman aveva già intenzione di lasciare i Megadeth dopo la pubblicazione di Cryptic Writings nel 1997, per concentrarsi su altre sonorità. Durante il tour di Risk, Marty Friedman non si presentò sul palco mandando su tutte le furie Dave Mustaine che chiamò immediatamente Al Pitrelli come secondo chitarrista, ma siccome quest’ultimo non conosceva bene le canzoni, ovviamente non per colpa sua, il concerto si dimostrò piuttosto squallido. Dopo questo evento Marty Friedman volle parlare con Mustaine per dargli spiegazioni ma quest’ultimo non volle vederlo e lo accusò dell’insuccesso di Risk perché, secondo Mustaine, voleva rendere i Megadeth una band Alternative rock. Si dice che tra i due ora si siano calmate le acque.

Nel 2003 pubblica Music for Speeding, album fortemente influenzato da generi come musica elettronica e J-pop, privo dei numeri funambolici che caratterizzarono la fase iniziale della sua carriera. Attualmente Friedman vive in Giappone, precisamente a Shinjuku, un quartiere di Tokyo e collabora con gli artisti del posto, tra cui il polistrumentista Kitaro.

Nel 2006, il chitarrista pubblicò Loudspeaker, disco che si presenta come un ritorno alle sonorità del passato, con l’elettronica che viene un po’ messa da parte e per dare spazio a riffs molto potenti in puro stile Thrash metal.

Marty è endorser per la Music Man (corde) e per la Ibanez, di cui usa una chitarra da lui firmata, la “MFM1 Marty Friedman Model”. In passato, durante gli anni dei Megadeth, ha fatto un largo uso di una Jackson Kelly KE1. Marty è un chitarrista molto amato da critica e pubblico in Giappone ed ha collaborato, insieme al chitarrista giapponese Rolly Teranishi, anche nella trasmissione musicale nipponica “Rock Fujiyama”, la quale ha ospitato vari personaggi della musica rock e metal: da citare Paul Gilbert, Kerry King e i due chitarristi dei Dragonforce, ovvero Herman Li e Sam Totman.

Il 12 marzo 2008, Friedman lancia sul mercato giapponese il suo nuovo album, Future Addict.

Nel 2009 pubblica il suo nuovo lavoro, Tokyo Jukebox.

Nel 2010 pubblica il nuovo album, Bad DNA. Dopo l’uscita del disco inizia un tour mondiale con due date italiane; il 14 maggio 2011 ha suonato al Jailbreak di Roma e il 15 maggio 2011 al Bloom di Mezzago. Il 1º giugno 2011, inoltre, Marty Friedman ha tenuto una clinic dimostrativa presso lo Stonehenge Live Music Pub di Terracina (Latina).

Il 14 settembre 2011 esce in Giappone il suo nuovo lavoro, Tokyo Jukebox 2. L’album, come intuibile, è il proseguimento del precedente Tokyo Jukebox uscito nel 2009.